Questo periodo di crisi economica e sociale vede le condizioni materiali di studenti e lavoratori peggiorare sempre più: giorno per giorno, mese per mese ci vengono negati i più basilari diritti conquistati in anni di lotte, fagocitati dalla logica del capitale che non trova altri modi per attenuare la propria crisi strutturale se non scaricandone il peso sulle classi subalterne, in condizioni di maggior sfruttamento e impoverimento.
Come studenti e studentesse viviamo sulla nostra pelle i provvedimenti emanati dallo Stato che negli ultimi 20 anni ha reso l’istruzione una merce: il sistema dei crediti, completamente slegato da una logica di promozione di una cultura libera e critica, fissa un criterio quantitativo per il nostro sapere, come fosse un qualsiasi prodotto di un centro commerciale. Gli affitti e i prezzi dei beni primari sono sempre più alti e ci fanno vivere sempre più duramente la nostra condizione di studenti e precari, sfruttati nei beceri lavori che cerchiamo di fare per sbarcare il mese.
Pensiamo che per liberarci da questo stato di cose si debbano praticare immediatamente forme di autorganizzazione che aprano crepe in questo sistema, nell’università così come sul posto di lavoro così come in ogni ambito della nostra vita. Il futuro che ci aspetta è quello che sapremo costruire insieme e passa dalla distruzione di quello che ci stanno imponendo.
CONDIVIDIAMO SAPERI
SENZA FONDARE POTERI
per un’università libera e per tutti e tutte!
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